Indice
Le parole di don Carlo: Giubileo della speranza. Il tempo di Avvento
Calendario Pastorale
Villaggio di Natale e mercatino
Spazio genitori
Perchè l'albero di Natale ha un significato cristiano - Don Massimo
Pellegrinaggio Giubilare parrocchiale
Disegnare nuove mappe di speranza: lettera apostolica di Papa Leone XIV
La notte di Santa Lucia per le strade del paese
Corso biblico: La Genesi
8 dicembre. Aderiamo all'Azione Cattolica
Calendario liturgico
Cari parrocchiani, iniziamo il tempo liturgico dell'Avvento!
«Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?» (Mt 11,3). Questa è la domanda posta da Giovanni Battista, che sentiremo proclamare nel Vangelo della III Domenica di Avvento e con questa domanda vogliamo iniziare anche noi questo tempo liturgico. Interroghiamo il nostro cuore, interroghiamo il nostro desiderio e chiediamoci in verità se desideriamo che l’incontro con il Signore trasformi la nostra vita.
Come prepariamo questo incontro? Come riempiamo questo tempo? Il tempo di Avvento non è un tempo di passaggio, o semplicemente – come tante volte possiamo pensare – un tempo di preparazione ad una grande festa, la festa del Natale. Il tempo di Avvento è tempo propizio per interrogare le nostre attese e le nostre speranze, è il tempo per verificare se il nostro oggi è impreziosito dall’attesa del Signore o banalizzato dalle attese e speranze mondane, solo dal sentimentalismo o dal consumismo. L’avvento è il tempo in cui siamo chiamati a verificare la nostra vigilanza. Il Signore è sempre come un mendicante alla porta del nostro cuore: bussa per essere accolto, non entra violentemente, non è uno “scassinatore” delle porte del cuore, ma bussa con delicatezza e chiede il permesso, e noi dobbiamo essere attenti e pronti ad accoglierlo. Che cosa aspettiamo? La società in cui viviamo è fatta di miseri desideri e di povere attese. Questo tempo ci viene offerto dalla Chiesa come tempo propizio per ritrovare la via dei grandi desideri, la via delle attese che non passano. I grandi desideri non sono quelli di prestigio e di successo, ma il grande desiderio che dobbiamo avere nel cuore è quello della santità, della comunione con Dio e con i fratelli. Quando dalla vita attendiamo solo ciò che è immediato facciamo poi esperienza della delusione, del vuoto, della tristezza. Invece, ci è donato di sperimentare con stupore che più desideriamo Dio e lo attendiamo, più ci è dato di gustare la vita in ogni istante e in ogni dettaglio, e questo in ogni frangente, anche in quelli più dolorosi e faticosi. L’attesa di Dio riempie il tempo, l’attesa di Dio può riempire la nostra vita e trasformarla. E mentre le nostre parole tante volte sono mute e incerte, la Parola di Dio, soprattutto in questo tempo di Avvento – e la liturgia ne è maestra – annunzia e celebra la speranza. «Siate lieti nella speranza, costanti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera» ci ripete l’apostolo Paolo. Coltiviamo la letizia cristiana, coltiviamo di più la speranza cristiana, la perseveranza nella preghiera, la vigilanza e la sobrietà – che devono essere un po’ le caratteristiche dello stile di vita – la semplicità e la limpidezza nelle relazioni fraterne. Quale è il motivo per cui ci ritroviamo tristi e non siamo gioiosi? Quale è il motivo per cui non abbiamo fiducia e speranza e guardiamo al passato, al presente e al futuro con pesantezza? Forse perché Dio è ancora troppo assente nella nostra vita, perché c’è ancora qualcosa di noi che non gli appartiene. Il nostro male è l’assenza di Dio mettendo noi stessi al centro di tutto. Dio è invece il grande alleato della nostra vita, l’alleato della nostra gioia, ma a volte abbiamo paura di Lui, perché temiamo che lasciandogli troppo spazio possa toglierci qualcosa; allora tratteniamo qualcosa per noi, perché abbiamo paura che donandoglielo ci tolga parte della felicità che cerchiamo. Questo tempo difficile per tutta l’umanità, che porta i segni profondi delle ferite, facciamolo diventare soprattutto un tempo di preghiera, di preghiera perseverante, con l’impegno a esercitare le virtù teologali della fede, della speranza e della carità. Maggiore preghiera a livello personale e a livello comunitario.
A questo proposito mi sento di insistere ancora fortemente: chi può venga alla Santa Messa tutti i giorni, faccia uno sforzo di generosità verso il Signore trovando del tempo prezioso da donargli.
La Parola di Dio che ascoltiamo ogni giorno nella Santa Messa ci illumina e ci aiuta a compiere un serio cammino per poter veramente a Natale accogliere la venuta di Gesù nella nostra vita.
Ci sia modello la Vergine Maria, il modello purissimo dell’Avvento, che onoreremo nella festa dell'Immacolata Concezione. Onoreremo e pregheremo Lei che ha vissuto di fede, di speranza e di carità e ha custodito tutto nel suo cuore come in uno scrigno prezioso, e impariamo da lei a custodire gioia e dolore, fatiche ed entusiasmi.
È tutta la nostra vita sia un bel canto di attesa: Vieni Signore Gesù!
Cari parrocchiani, buon cammino di Avvento!
don Carlo
CATECHESI
Dalla PRIMA ELEMENTARE alla PRIMA MEDIA
ORATORIO SAN LUIGI – DOVERA alle ore 14,30 DOMENICA: 14; 21 dicembre
SECONDA e TERZA MEDIA
ORATORIO SAN LUIGI – DOVERA alle ore 18,00 SABATO. 6, 13, 20, dicembre
ADOLESCENTI (Scuola Superiore)
ORATORIO SAN LUIGI – DOVERA alle ore 17,00 DOMENICA: 14, 21, dicembre
CORSO BIBLICO
ORATORIO SAN LUIGI – DOVERA alle ore 20,45 MERCOLEDI': 3, 10 dicembre
SANTE MESSE DEL SABATO alle ore 16,30 DICEMBRE
Sabato 6 RONCADELLO - Sabato 13 BARBUZZERA
Sabato 20 RONCADELLO - Sabato 27 SAN ROCCO
DOMENICA 7 DICEMBRE nel pomeriggio all'oratorio San Luigi di Dovera si terrà il tradizionale VILLAGGIO DI NATALE. (è sospesa la catechesi dei ragazzi)
LUNEDI' 8 DICEMBRE: IMMACOLATA CONCEZIONE
GIORNATA DELL'AZIONE CATTOLICA
Alle ore 10,00 a DOVERA: santa Messa animata dall'Azione Cattolica e benedizione delle tessere di appartenenza all'associazione.
DOMENICA 7 e LUNEDI' 8 dicembre presso i locali dell'ex Asilo Parrocchiale di Dovera: MERCATINO DI NATALE organizzato da Emma Marinoni e Poiani Mariangela.
SABATO 20 DICEMBRE a POSTINO ore 21,00: CONCERTO di NATALE tenuto dal Coro BARBAROSSA di LODI
MERCOLEDI' 23 dicembre in mattinata verrà portata la Santa Comunione agli ammalati di Dovera e Postino.
Chi desidera ricevere la Santa Comunione comunichi il proprio nome e indirizzo per Dovera alla signora Vincenza Bressani, per Postino al signor Ernesto Aiolfi.
Dal 16 al 24 dicembre nelle Sante Messe di orario: NOVENA DEL SANTO NATALE
CONFESSIONI SANTO NATALE
Nella chiesa parrocchiale di DOVERA
Domenica 20 dicembre alle ore 14,30 per i ragazzi della catechesi.
Dalle 15,30 alle 17,30 per TUTTI.
MERCOLEDI' 24 dicembre: Vigilia di NATALE
dalle 15,00 alle 17,30: CONFESSIONI PER TUTTI nelle chiese di DOVERA e di POSTINO
CELEBRAZIONI NATALIZIE
Mercoledì 24 dicembre alle ore 21,30 nella chiesa parrocchiale di DOVERA: Celebrazione dell'UFFICIO delle LETTURE; ANNUNCIO della NASCITA di CRISTO e SANTA MESSA della NOTTE di NATALE.
Giovedì 25 dicembre: NATALE DEL SIGNORE
Le Sante Messe seguono l'orario festivo
Venerdì 26 dicembre: Santo Stefano, primo martire:
Sante Messe alle 9,00 a Roncadello; alle 10,00 a Dovera; alle 11,00 a Postino.
DOMENICA 28 DICEMBRE alle ore 16,00 a LODI
CELEBRAZIONE DIOCESANA DI CHIUSURA DELL'ANNO SANTO 2025 a livello Diocesano con Santa Messa in Cattedrale.
(è sospesa la Messa delle 17,30 a Dovera)
Mercoledì 31 dicembre alle ore 18,00 a Postino: Santa Messa di ringraziamento di fine anno col canto del TE DEUM
Cominciamo ad avvisare che nei giorni di Venerdì 1, sabato 2, domenica 3 maggio 2026 viene organizzato una gita – pellegrinaggio a
ORVIETO, BOLSENA, VITERBO, CIVITA DI BAGNOREGIO.
I dettagli e la quota di partecipazione verranno comunicati più avanti.
GRAZIE ALL’AVIS PER AVER OFFERTO LE CASTAGNE IL GIORNO DEI DEFUNTI!
L’usanza d’avere e di decorare un albero durante l’Avvento in preparazione alle feste di Natale, è entrata largamente nelle case cristiane. Lo troviamo nelle chiese, nelle strade, nei negozi ed anche sui giornali, senza però, uno speciale riferimento cristiano. Sembra che l’albero si presenti come alternativa al presepe di tradizione latina o, come alcuni dicono, come simbolo delle feste invernali e del nuovo anno. Invece pochi segni sono tanto antichi, la sua origine risale all’anno 724 ad opera del monaco benedettino San Bonifacio, e così specificatamente cristiani come l’albero di Natale, visto che il suo obiettivo è stato sempre quello di ricordare ai fedeli che Cristo, nato per noi in Betlemme di Giudea, è il vero Albero della vita (Ap 2,7), l’Albero dal quale l’uomo fu separato a causa del peccato di Adamo.
L’albero di Natale evoca sia l’albero della vita piantato al centro dell’Eden, sia l’albero della croce perché Cristo è il vero albero della vita che ha liberato l’uomo dal peccato. Scriveva l’allora cardinale Joseph Ratzinger nel 1978: «Quasi tutte le usanze prenatalizie hanno la loro radice in parole della Sacra Scrittura. Il popolo dei credenti ha, per così dire, tradotto la Scrittura in qualcosa di visibile... Gli alberi adorni del tempo di Natale non sono altro che il tentativo di tradurre in atto queste parole: il Signore è presente, così sapevano e credevano i nostri antenati; perciò, gli alberi gli devono andare incontro, inchinarsi davanti a lui, diventare una lode per il loro Signore».
Il significato cristiano dell’albero di Natale non va fatto derivare dal solstizio d’inverno, ma ha un’origine propria che risale ad una tradizione medievale e al suo significato religioso: le rappresentazioni dei misteri, che, quale preludio alla festività natalizia, nella Santa Notte mettevano in scena, davanti ai portali delle chiese, la storia del peccato originale nel Paradiso. Nella Bibbia non viene indicata la specie dell’albero, e a secondo delle zone esso si identificava con le piante locali. In Germania si trattava del melo e il suo frutto si è imposto come «frutto proibito».
Poiché il 24 dicembre era difficile trovare un melo in fiore, si ricercò un albero diverso, e naturalmente si impose la scelta del sempreverde abete, tanto più che già in precedenza i suoi rami erano serviti da ornamento dei portali durante il periodo natalizio. All’abete si appese la mela (o parecchie mele), poi sostituite con gli addobbi che usiamo oggi. Così questo tipo di rappresentazione conferì all’albero di Natale il suo significato cristiano: nella notte del Natale il peccato dell’uomo è stato espiato per mezzo dell’incarnazione di Cristo.
Don Massimo
Domenica 16 novembre, le nostre parrocchie di Dovera, Postino e Roncadello, si sono recate a Lodi Vecchio per il pellegrinaggio giubilare parrocchiale.
Con un tempo inclemente e sotto la pioggia scrosciante, abbiamo percorso un breve cammino simbolico dalla cappella sul luogo del martirio dei ss. Nabore e Felice fino alla Basilica dei Dodici Apostoli.
Il canto delle litanie dei Santi ha accompagnato il nostro incedere verso la chiesa, dove è stata celebrata la S. Messa dal nostro parroco don Carlo e da don Massimo.
E’ stato un momento molto sentito e partecipato da più di ottanta fedeli, che nella penombra della basilica, hanno assolto le condizioni per l’indulgenza plenaria concessa in questo Anno Santo.
Siamo stati anche noi Pellegrini di Speranza, vivendo il Giubileo come dono e segno dell’Amore che il Signore ha per ciascuno di noi. Abbiamo portato all’altare le nostre gioie e i nostri dolori, le nostre fatiche e le nostre speranze, certi che il Signore del Tempo e della Storia non ci lascia soli ad affrontare le difficoltà della vita, ma cammina accanto a noi per guidarci nella realizzazione del suo Regno qui in terra e per giungere infine nella sua Casa di luce, di pace e di gioia eterne.
Eliana Denti
La lettera apostolica si apre con l'osservazione sull'estrema importanza attualità dell'educazione nella vita della persona umana. Per la Chiesa l'educazione non è attività accessoria, ma forma la trama stessa dell'evangelizzazione e pur vivendo in un ambiente educativo complesso, frammentato e digitalizzato, Leone XIV ci esorta a vivere esperienze umili e forti di educazione, capaci di leggere i tempi, custodire l'unità tra Fede e ragione, pensiero e vita, conoscenza e giustizia.
Secondo il Papa, la dichiarazione Gravissimo Educationis, non ha perso mordente: scuole e università, movimenti e istituti, associazioni laicali e congregazioni religiose, reti nazionali e internazionali, formano una costellazione educativa che continua a indicare la direzione e a parlare della bellezza del viaggio educativo.
La storia dell'educazione cattolica è storia dello Spirito all'opera che agisce fin dall'antichità per arrivare ai padri del deserto, a Sant'Agostino, fino al monachesimo, agli ordini mendicanti, alla Roma del Seicento, alla Francia di San Giovanni Battista della Salle, all'Italia di San Giovanni Bosco, madre Francesca Cabrini e Maria Montessori. L'educazione dei poveri, per la fede Cristiana, è un dovere. È un'opera corale! Nessuno educa da solo.
Nella celebrazione del giubileo del mondo educativo, Leone XIV ha dichiarato co-patrono della missione educativa, insieme a San Tommaso d'Aquino, John Henry Newman.
Educare diventa un atto di speranza e una passione che si rinnova, perché manifesta la promessa nel futuro dell'umanità. La Chiesa è chiamata a sostenere ambienti che integrino fede e cultura, nel rispetto della dignità di tutti, che si occupino della formazione Cristiana, che abbraccia l'intera persona: spirituale, intellettuale, affettiva, sociale, corporea. Leone XIV sottolinea più volte che la verità si cerca insieme e l'educazione cattolica ha il compito proprio di ricostruire fiducia in un mondo segnato da conflitti e paure ricordando che siamo figli e non orfani. È da questa coscienza che nasce la fraternità.
Al centro dell'educazione deve esserci sempre la persona e non bastano aggiornamenti tecnici, è necessario, dice Leone XIV, custodire un cuore che ascolta, uno sguardo che incoraggia, un’intelligenza che discerne, a partire anche dalla contemplazione del Creato.
Quando il Papa parla di 'costellazioni' intende che il mondo educativo cattolico è una rete viva e plurale. Le differenze metodologiche e strutturali dei vari gruppi, movimenti, istituti, parrocchie, non è una zavorra bensì una risorsa. La pluralità dei Carismi se ben coordinata compone un quadro coerente e fecondo sia su scala locale che su scala globale.
Come con la Gravissimum educationis si è aperta una stagione di fiducia incoraggiando ad aggiornare metodi e linguaggi, oggi dobbiamo fare lo stesso con l'ambiente digitale, rafforzando la formazione dei docenti e nello stesso tempo valorizzando la didattica attiva, evitando ogni fobia della tecnologia.
Papa Francesco ci ha lasciato il Patto educativo globale come eredità profetica. Un invito a fare alleanza in rete per educare alla fraternità universale. Alle 'sette vie' di questo patto, Leone XIV aggiunge tre priorità: la prima riguarda la vita interiore, con spazi di silenzio, discernimento, dialogo con la coscienza e con Dio. La seconda riguarda il digitale umano, con l'invito alla formazione all’uso sapiente di tecnologie e dell'intelligenza artificiale, mettendo la persona prima dell'algoritmo e armonizzando intelligenze tecnica, emotiva, sociale, spirituale ed ecologica. La terza riguarda la pace disarmata e disarmante: educhiamo al linguaggio non violento, riconciliazione, ponti e non muri.
Leone XIII affidando questo cammino alla Vergine Maria, Sedes Sapientie, esorta le comunità educative: disarmate le parole, alzate lo sguardo, custodite il cuore.
Michela
Che emozione aspettare la notte di Santa Lucia!!
Tutti noi, grandi e piccini, viviamo la notte tra il 12 e il 13 Dicembre come una delle notti più magiche dell’anno e vedere e vivere l’emozione dei nostri bambini è una delle cose più belle in assoluto.
Per questo motivo, i ragazzi di KeOratorio in collaborazione con i ragazzi della Proloco organizzano come ogni anno, il giro di Santa Lucia la sera del 12 dicembre.
Santa Lucia girerà per le vie del nostro paese, accompagnata dall’asinello e da instancabili pastori ed aiutanti consegnando ai bimbi doni e caramelle. Siamo molto emozionati anche noi di portare sorrisi e felicità nelle vostre case…
Non ci resta che dirvi di mettervi alla finestra quella sera e aspettare il suono della campanella e mi raccomando ai bimbi di uscire belli coperti per salutare Santa Lucia e il suo asinello prima di andare a dormire per la notte più bella che ci sia.
Beatrice
L’argomento trattato quest'anno dal corso biblico tenuto da don Carlo è il primo Libro della Bibbia, ovvero la Genesi (l'origine). Il Libro della Genesi si trova nell'Antico Testamento e fa parte del Pentateuco, cioè i primi 5 libri: Genesi, Esodo, Levitico, Numeri e Deuteronomio.
Nella Genesi è narrata la Creazione, cioè l'opera divina che crea dal nulla l'universo. Il testo infatti dice che:” ... la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l'abisso” (1,2). Le prime parole del libro sono:” In principio Dio creò il cielo e la terra” e poi in 7 giorni Dio crea la luce, il sole, la Luna, le stelle per illuminare la notte (1,3). “Dio allora ordinò: vi sia la luce e vi fu la luce. E Dio vide che la luce era buona e separò la luce dalla tenebra. E Dio chiamò la luce giorno e la tenebra notte. Poi venne sera, poi venne mattina. Un giorno”
Dopo aver accennato alla creazione della materia primordiale, l'autore sacro, ispirato dallo Spirito di Dio, descrive la creazione delle singole cose, tutte in sei giorni, terminando nel settimo giorno che corrisponde al sabato ebraico.
La narrazione della creazione è divisa in due parti: l'organizzazione del caos primitivo, opera dei primi giorni, poi dal terzo giorno c'è la creazione della vita delle erbe, le piante e ogni volta Dio vide che era cosa buona e “fu sera e fu mattina” fino alla creazione dell'uomo Adamo ed Eva. “A sua immagine li creò e vide che era cosa molto buona”. Diede all'uomo il potere di dare il nome agli animali come segno di possesso.
È complesso il discorso teologico sulla creazione che ci mostra la trascendenza e la superiorità del Creatore sul creato. La creazione per la Bibbia è un volere di Dio come anche il creare l'uomo e la donna che hanno una posizione privilegiata sulla natura e sugli animali, perché sono fatti ad immagine e somiglianza di Dio (1, 26-27). Legati alla materia, collocati nel mondo per coltivarlo e custodirlo (2,15), essi sono però dotati di libertà e possono costruire un progetto alternativo (da qui il concetto di peccato di orgoglio, ovvero il “peccato originale”). San Paolo scrive che: “La creazione stessa attende con impazienza la rivelazione dei figli di Dio e nutre la speranza di essere lei pure liberata dalla schiavitù della corruzione per entrare nella libertà della gloria dei figli di Dio” (Romani 8, 19-21).
Antonella Galbiati
“Fedeli alla vita e al Vangelo”, questo è il motto ed il tema dei fedeli iscritti all'Azione Cattolica. Il nuovo santo Piergiorgio Frassati ci da un insegnamento prezioso invitandoci a guardare in alto. Egli, infatti, amava la montagna perché è il luogo più vicino al cielo, ma anche un invito a guardare verso l'alto e “verso l'altro”. Il nostro cuore, pieno di amore per la Santissima Trinità, ci deve aprire a guardare e cercare chi ha bisogno di noi, in famiglia prima di tutto con i genitori, gli sposi e poi con i cari e gli amici.
Guardare verso l'alto è anche, come dice don Ciotti, “riconnettere la terra con il cielo”. Essere fedeli alla vita significa amarla sempre, in qualsiasi momento: dal concepimento (quindi lottare contro l'aborto) e poi nella malattia terminale, aiutare e confortare chi soffre, stare accanto ai nostri con le opere e la preghiera.
La missione comunitaria è la scuola per essere educatori, animatori, missionari anche nella nostra comunità. Come ci hanno detto i Papi, l'Azione Cattolica è utile alla Chiesa. È una colonna di pace e bontà, di persone sempre pronte, attive nella Liturgia della S. Messa, in oratorio, in famiglia.
Purtroppo, siamo sempre meno, ci sono attrattive che distraggono, ma noi restiamo fedeli per camminare insieme nella fede, nella speranza, per condividere e servire tutti, come ci chiede Gesù dicendo “siete servi inutili”, cioè dovete servire senza cercare l'utile, ma donare gratuitamente ciò che c'è stato donato ovvero la gioia del Vangelo “vivendo e non vivacchiando”, come disse S. Piergiorgio Frassati.
L'importante è che insieme siamo una voce e una luce sempre accesa, viva e ricca di amore. Preghiamo e chiediamo l'aiuto dell'Immacolata Concezione.
Auguri
Antonella Galbiati
Lunedì 1:
ore 8,45: per Quartieri Giovanni e Teresa (Dovera)
ore 17,30: per Mariconti Luigi e Gilli Carlo (LEGATO) (Postino)
Martedì 2:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: Gennari Mario (Postino)
Mercoledì 3:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: per Pedrazzini Franco, Giuseppe e Assunta; Comparini Agostino e Anita (Postino)
Giovedì 4:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: per Rossi don Attilio, suor Anna Eugenia e famiglia (Postino)
Venerdì 5:
ore 8,45: per Bressani Aldo (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Sabato 6:
ore 16,30: per Sari Antonio e Baroni Francesca (RONCADELLO)
ore 18,00: per Vailati Ginetta, Zecchi Federico, Martuscelli Antonio (Postino)
Domenica 7: II di AVVENTO
ore 8,00: per Marzagalli Carolina e Rodolfo; (Postino)
ore 9,00: per Negroni Lorenzo e Carla; Papetti Macario e Luciana (Roncadello)
ore 10,00: per famiglie Bressani e Rossi (Dovera)
ore 11,00: per Gatti Francesco, Antonietta e famiglia, Maggi Angelo e famiglia Legranzini; Miragoli Felice fatta celebrare dalla classe 1963 (Postino)
ore 17,30: per Duva Nicola e Teresa (Dovera)
Lunedì 8: IMMACOLATA CONCEZIONE
ore 8,00: per Raimondi Cominesi Antonio e Eva (Postino)
ore 9,00: per Stanghellini Maria (Roncadello)
ore 10,00: per Riccaboni Anna e Costante (Dovera)
ore 11,00: per Ponti Jacopo; Comenduli Ernesto e Paola; Pochera Giuseppe, Savina e Angela (Postino)
ore 17,30: per Sozzi Assunta e Domenica (Dovera)
Martedì 9:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Mercoledì 10:
ore 8,45: per Tomasoni Francesco e Valentina (Dovera)
ore 17,30: per coniugi Maggi Angelo e Carmela (Postino)
Giovedì 11:
ore 8,45: per Diego (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Venerdì 12:
ore 8,45: per Rancati Carlo (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Sabato 13:
ore 16,30: per Guerini Santo (BARBUZZERA)
ore 18,00: per Guerrino, Paola, Giovanni e Federico; Pasin Antonio, pasqualina e Elisabetta (Postino)
Domenica 14: III di AVVENTO
ore 8,00: per piazza Giuseppe e Celestina (Postino)
ore 9,00: per famiglie Asti e Rustici. Assunta e Domenico; famiglie Ferranti; Lazzaroni; Bombelli; Rossetti (Roncadello)
ore 10,00: per Marchesetti Teresa (Dovera)
ore 11,00: per Andreoli Angela, Tedoldi Giacomo, Carolina, Giuseppe e Francesco; Bellini Battista e Baronchelli Caterina; Miglio Dorina, Perotti Luigi, Inzaghi Alberto (Postino)
ore 17,30: per Sozzi Assunta e Domenica (Dovera)
Lunedì 15:
ore 8,45: per Nichetti Roberto (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Martedì 16
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Mercoledì 17:
ore 8,45: per famiglie Bressani e De Lorenzi (Dovera)
ore 17,30: per Miragoli Vincenzo, Borroni Maria Giusy (Postino)
Giovedì 18:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Venerdì 19:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Sabato 20:
ore 16,30: per Giuseppe Ersilia Tino e Maddalena (RONCADELLO)
ore 18,00: per Beolchi Maria, Andena Paolo e Gerolamo; Martuscelli Antonio (Postino)
Domenica 21: IV di AVVENTO
ore 8,00: per Raimondi Cominesi Ernesto e Francesconi Paolina (Postino)
ore 9,00: SANTA MESSA (Roncadello)
ore 10,00: per Carinelli Luigi e Bonadeo Giuseppina (Dovera)
ore 11,00: per Madonini Natale; famiglie Brunelli, Agarossi e Bellini (Postino)
ore 17,30: per Luppi Anna (Dovera)
Lunedì 22:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Martedì 23:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: per Lunghi Alberto (Postino)
Mercoledì 24: VIGILIA DI NATALE
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 21,30: A DOVERA: Celebrazione dell'UFFICIO delle LETTURE, ANNUNCIO DELLA NASCITA DI CRISTO e SANTA MESSA DELLA NOTTE DI NATALE
Giovedì 25: NATALE del SIGNORE
ore 8,00: SANTA MESSA (Postino)
ore 9,00: SANTA MESSA (Roncadello)
ore 10,00: SANTA MESSA (Dovera)
ore 11,00: per Monico Natale e famiglia (Postino)
ore 17,30: SANTA MESSA (Dovera)
Venerdì 26: Santo Stefano; primo martire
ore 10,00: per coniugi Denti Antonio e Rosemma (Dovera)
ore 9,00: per famiglia Cornalba (Roncadello)
ore 11,00: SANTA MESSA (Postino)
Sabato 27:
ore 16,30: SANTA MESSA (SAN ROCCO)
ore 18,00: per Martuscelli Antonio (Postino)
Domenica 28: SANTA FAMIGLIA di NAZARETH
ore 8,00: SANTA MESSA (Postino)
ore 9,00: per Lupo Stanghellini Angelo e Giuseppina (Roncadello)
ore 10,00: per Orsini Amilcare; Bonizzi Agostino fatta celebrare dalla classe 1952 (Dovera)
ore 11,00: per Viviani Luigia, Bruni Tarcisio (Postino)
ore 17,30: SANTA MESSA SOSPESA per la chiusura dell'Anno Santo in Diocesi
Lunedì 29:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Martedì 30:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 17,30: SANTA MESSA (Postino)
Mercoledì 31:
ore 8,45: SANTA MESSA (Dovera)
ore 18,00: per Sommariva Letizia e Giuseppe (Postino)